La curcuma fa dimagrire?

La storia di questa splendida radice risale al quarto secolo a.c, quando venne ritrovata in tracce, insieme ad altre spezie, in alcuni scavi archeologici nel sud-est asiatico (dove è tuttora coltivata quella di qualità migliore).
Nella medicina e cultura ayurvedica, è quindi utilizzata da secoli, non solo per insaporire i piatti tipici, ma anche per le sue straordinarie doti curative.
Le proprietà più conosciute della curcuma sono sempre state quelle antinfiammatorie e digestive, ma negli ultimi anni viene proposta da tantissimi erboristi, operatori del benessere, istruttori del fitness e nutrizionisti per dimagrire velocemente.

Perchè solo ora, dopo così tanti anni del suo utilizzo si valorizza questa propretà?

Studi scientifici sul caso, hanno dimostrato solo da poco come, attraverso le capacità della curcumina contenuta in questa radice, stimola la produzione di bile, che a sua volta migliora il metabolismo dei grassi, e grazie alla sinergia di altre sostanze, riesce a far raggiungere in poco tempo il peso forma ideale, con una riduzione significativa del girovita, dovuta al potere disintossicante che questa spezia opera nell’apparato digerente.
Come integratore, viene quindi consigliata, non solo per risolvere disturbi intestinali e stati infiammatori muscolo scheletrici, ma anche per appunto perdere peso.

Il successo di questa spezia, non si ferma qui! E’ stata rivalutata anche dagli amanti del fitness e degli integratori di proteine animali e creatina, pur essendo un vegetale, viene ora utilizzata anche dagli sportivi per migliorare le prestazioni atletiche.

Il mio consiglio è quello di abbinare sempre ad un’integratore, una dieta con il giusto apporto di vitamine, macro e micronutrienti necessari e un’alimentazione sana e variata ricca di frutta verdura e un’attività fisica costante per avere risultati sorprendenti sulla vostra salute!

Se siete alla ricerca di integratori da aggiungere al vostro stile di vita sano, fatevi sempre aiutare da un professionista, che possa consigliarvi il prodotto più adatto alle vostre esigenze.


Macrolibrarsi

Il miglior rimedio per il mal di stomaco

 

Il ruolo dello stomaco nel nostro organismo è quello di elaborare il bolo (cibo precedentemente masticato e mescolato con gli enzimi contenuti nella saliva) e scomporlo in più parti, contribuendo così alla formazione del nutrimento. Se questa funzione viene compromessa, più o meno gravemente, si genera uno squilibrio che può influenzare le funzioni di altri organi del nostro corpo. Per questo motivo,  uno stomaco “in forma” è ricettivo e rapido nel darci segnali di allarme come gonfiori, pesantezza o sensazione di nausea, se quello che abbiamo ingerito non è molto adatto al nostro organismo o se abbiamo esagerato con le quantità. Reflusso gastroesofageo, gonfiori addominali, difficoltà nella digestione e mal di stomaco, sono  i sintomi più diffusi negli ultimi 10 anni, nella maggior parte dei casi, per fortuna, questi disturbi non sono dovuti a vere e proprie patologie in atto ma ad una cattiva alimentazione, stile di vita e stress emotivo.

Le prime 3 cose da fare se hai mal di stomaco:

  1. Consulta il tuo medico di famiglia per poter fare un’ indagine che escluda patologie.
  2. Prova per 3 giorni a tenere il tuo stomaco più vuoto possibile, se puoi stare a riposo praticando il digiuno da cibi solidi, bevi tisane calde, succhi di frutta e verdura fatti in casa che aiutano a lenire le pareti gastriche irritate dagli acidi e ripristinare enzimi persi che agevolano la digestione. Il Succo di Aloe Vera Biologico e senza zucchero, è un ottimo rimedio per la fase acuta del dolore o gonfiore, e la radice di liquirizia un ottimo digestivo.
  3. Rivolgiti ad un naturopata, potrebbe aiutarti ad individuare le cause del problema, costruire con te un piano alimentare personalizzato e consigliarti i rimedi giusti per risolvere definitivamente il tuo disturbo.

Alle origini dei disturbi allo stomaco ricorrenti, può esserci lo stress mentale ed emotivo. Il consiglio è di fermarvi a riflettere a cosa, nella vostra vita in quel momento vi pesa e non riuscite proprio a “digerire”! Come l’intestino, anche lo stomaco è un 2° cervello, quindi le nostre emozioni e gli stati d’animo tendono ad essere assorbiti e metabolizzati dall’apparato digerente proprio come i cibi.

Quali sono gli alimenti da evitare quando abbiamo mal di stomaco, gonfiore o acidità?

Quando si soffre di acidità, reflusso gastrico, mal di stomaco o gonfiori, bisogna prima di tutto evitare di ingerire quantità eccessive di cibo e mangiare di fretta. Prendiamoci il tempo per sederci e mangiare tranquilli un pasto, senza avere d’avanti un computer o un cellulare, concentriamoci su quello che stiamo mangiando e sulla masticazione (la masticazione è la prima parte della digestione, se la saltiamo appesantiamo il lavoro dello stomaco).

Il senso di sazietà arriva al nostro cervello, tramite l’ipotalamo, almeno dopo 15 minuti dall’inizio di un pasto, quindi, mangiare lentamente ci aiuta anche ad essere più consapevoli della quantità che ci serve realmente mangiare.

Cibi pronti surgelati, fritti, eccessivo consumo di carni grasse, piatti molto saporiti, rimangono più a lungo nello stomaco perchè richiedono più tempo per essere digeriti, provocando o peggiorando così l’eccesso di succhi gastrici.

Anche caffeina, alcol, cioccolato, cibi piccanti, cibi troppo caldi o speziati possono aggravare i sintomi perchè sono sostanze irritanti per lo stomaco.

Evitare anche succhi a base di agrumi in quanto, aumentano l’acidità e irritano la mucosa gastrica.

I miei consigli:

Oltre ad una corretta alimentazione, è utilissimo eseguire degli esercizi di respirazione che, ti aiuteranno a rilassare la muscolatura dell’addome e l’ossigenazione dei tessuti per facilitare l’eliminazione di tossine e gas che creano tensioni addominali. Pratica attività fisica quotidiana, ti aiuterà ad accellerare il metabolismo e di conseguenza i processi digestivi, in questo modo si riducono drasticamente i ristagni di cibo che fermentano nello stomaco e creano problemi. Se conosci un bravo operatore olistico, puoi sottoporti ad un massaggio specifico per l’apparato digerente.

 

 

 

Nuovo rimedio bio per viso e corpo

LUMACHE NUOVA TENDENZA O TRADIZIONE ANTICA?

Negli ultimi anni in Italia, si sta diffondendo una moda che riguarda un’antico utilizzo, perso purtroppo, a causa dell’industrializzazione dell’agricoltura: considerare le lumache come cibo sano.

L’uomo, in realtà ha sempre mangiato lumache, sin dal periodo paleolitico, infatti i Romani, le apprezzarono talmente tanto sulle loro tavole, da diventarne i primi allevatori ed importatori.

La carne di lumaca è tenera, è particolarmente proteica, quanto alcuni pesci e le nostre amate uova, solo che contiene pochissimi grassi (solo l’1,7%), quindi è adatta a chi soffre di ipercolesterolemia, a chi fa una dieta ipocalorica, agli sportivi, oltretutto avendo un alto contenuto di vitamina b12, ferro ed un sacco di minerali importanti per il nostro corpo, si consiglia anche per le donne in gravidanza o in allattamento.

Successivamente le lumache e le loro doti culinarie, si diffusero in tantissime regioni oltre che nell’impero Romano. In Francia nel 1814, lo chef Anacraonte le preparò per lo Zar di Russia Alessandro 1°, e la ricetta rimase nella tradizione francese fino ai giorni d’oggi, proposta nei ristoranti più ricercati  e raffinati di Parigi, conosciute come ”escargots à la bourguignonne“.

LE MILLE PROPRIETA’ DELLA BAVA DI LUMACA

Dall’introduzione di questo articolo, possiamo quindi affermare che, il primo allevamento di lumache fu creato dai Romani, più precisamente da Fulvio Lippino, allevatore dei tempi, che data la ”super richiesta” del prodotto da parte dei Patrizi per le proprietà afrodisiache delle chiocciole, utilizzò i suoi terreni in Tarquinia per dare origine ad una elicicoltura.

L’idea dei Romani, dopo pochi anni, si diffuse anche in Grecia, e fu Ippocrate, considerato il padre della medicinail primo ad utilizzare ufficialmente le lumache sotto forma di pomateper alcuni disturbi come mal di schiena e affezioni ginecologiche, e deglutite vive per risolvere ulcere lievi ed infiammazioni gastriche. In seguito, si scoprì che le doti terapeutiche della lumaca, erano tutte contenute nella loro secrezione, prodotta dalle stesse come protezione della pelle dagli agenti esterni.

Già duemila anni fa quindi, l’uomo utilizzava le chiocciole come cibo e come terapia nella medicina popolare, ma non è solo questo che conferma oggi le mille proprietà benefiche di questo straordinario animaletto. Il fatto che, dagli anni passati fino ai giorni nostri, siano aumentate le testimonianze di usi curartivi della lumaca per tantissimi disturbi, ha smosso la comunità scientifica, spronandola ad effettuare numerosi studi a riguardo, che documentano e confermano le proprietà curative dell’ elicina, sostanza contenuta nella bava di lumaca.

Non è una nuova moda quindi l’elicicoltura, ma una riscoperta di una tradizione antica che, ci permette di beneficiare delle proprietà e doti nutrizionali di questi animali, ma solo da chi li alleva in modo serio, semplice, nel rispetto delle loro caratteristiche naturali e senza l’utilizzo di mangimi o prodotti chimici.

La Naturopatia di Mangiacomesei promuove sempre la fusione di innovazione e tradizione se segue linee-guida eticamente corrette, nel rispetto dell’ambiente e delle persone.

Numerosi laboratori farmaceutici e cosmetici hanno analizzato la secrezione di lumaca, evidenziando una composizione di tantissime sostanze come collagene, vitamine, acido glicemico, allantonina, elastina e qui di seguito, trovate un riassunto di alcune proprietà attribuite a questo complesso contenuto nella bava di lumaca:

  • elasticizzante
  • esfoliante
  • rigenerante
  • cicatrizzante
  • purificante

L”utilizzo dei prodotti cosmetici a base di bava di lumaca sono consigliati principalmente per:

  • rughe
  • cicatrici cutanee
  • macchie della pelle
  • acne
  • disidratazione cutanea
  • smagliature
  • salute dei capelli

In attesa di una vera e propria certificazione sulla qualità della materia prima utilizzata nei prodotti alimentari e cosmetici a base di questi molluschi, il consiglio è quello di controllare sempre le etichette, per assicurarsi della provenienza e nel caso documentarsi sull’allevamento, scegliere sempre formule eco-bio per i cosmetici, perché oltre a rispettare l’ambiente e gli animali, non contengono ingredienti chimici come siliconi, SLS/SLES e preferite sempre le creme con un’alta percentuale di bava, oppure il siero.

Per concludere, in Italia esistono aziende serie che producono prodotti di alta qualità a base di secrezione di questi splendidi animali, e tanti allevamenti che fanno un ottimo lavoro per non creare sofferenze alle lumache e fornirle in ottime soluzioni già preparate all’industria alimentare, dobbiamo solo informarci, come in tutte le scelte prima di ogni acquisto!

 

Olistico… ma che vuol dire?

 

La parola “olismo”, insieme all’aggettivo “olistico”, è stata coniata negli anni venti da Jan Christiaan Smuts, politico, intellettuale e filosofo sudafricano. Questo termine viene spiegato dalle principali enciclopedie italiane ed internazionali in questo modo:

L’olismo (dal greco ὅλος hòlos, cioè “totale”, “globale”) è una posizione teorica, in ambito filosoficoscientifico, contrapposta al riduzionismo, basata sull’idea che le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti in quanto, dal punto di vista “olistico”, la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente dalla somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente.

Un tipico esempio di struttura olistica è l’organismo biologico: un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come un’unità-totalità non esprimibile con l’insieme delle parti che lo costituiscono. Anche una macchina, in molti casi, non essendo esprimibile come una sommatoria funzionale delle sue parti, deve essere considerata olistica. Di un oggetto che vola, che resta e si muove per aria come l’aeroplano ad esempio, è difficile dire che funzioni come “somma dei suoi componenti“. Esso infatti, come sommatoria funzionale delle sue parti, non sarebbe identificabile con un “oggetto che vola”.

Cosa c’entra questo termine con la Naturopatia?

La Naturopatiaè una pratica attualmente riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che contribuisce allo stato di benessere di una persona, stimolando con l’aiuto di rimedi naturali, le sue caratteristiche e forze vitali già presenti in essa, con lo scopo di rieducare, disintossicare e riequilibrarela stessa.

Per fare questo, è necessario considerare tutti gli aspetti dell’individuo, psicologico, nutrizionale, biologico, e sociale, aiutandolo a liberarsi di dogmi, cattive abitudini e false informazioni che la società moderna impone. Negli ultimi anni purtroppo, l’uso improprio del temine ”Olistico”, ha fatto in modo di associarlo a tecniche magiche o esoteriche, tra l’altro praticate da alcuni Naturopati che non rispettano purtroppo il codice etico e deontologico della professione.

Possiamo quindi concludere che i termini ”Tecniche olistiche o pratiche olistiche’‘, si riferiscono ad azioni che, tengono conto della totalità di un individuoe non solo della sua patologia, parte del corpo o singolo ambito in cui esso ha una difficoltà.

Qualsiasi intervento di un consulente del benessere quindi, deve sicuramente avere questo tipo di approccio per poter aiutare la persona che si rivolge a lui, in modo da non nuocere alla sua salute e ottenere risultati definitivi in ambito di benessere.

 

La stagione invernale è alle porte. difese immunitarie ne abbiamo?

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Da Naturopata, quando mi viene chiesto un programma detox, spiego sempre che, oltre ad utilizzare prodotti e rimedi naturali per depurare gli organi come fegato, intestino e reni, che svolgono quotidianamente una funzione filtrante di tutte le tossine che vengono assorbite o ingerite dal nostro corpo, è necessario interpretare la parola disintossicazione, depurazione e pulizia, come un processo che coinvolge l’intera sfera fisica e mentale della persona, e deve svolgersi non tanto applicando protocolli fondati sull’assunzione di sostanze depurative, quanto sulla consapevolezza della necessità di un periodo di distacco dai ritmi quotidiani, il recupero dei tempi e dei modi per svolgere attività fisica, stare a contatto con la natura, seguendo un’alimentazione leggera e mirata alla depurazione e facendo una piccola revisione alle relazioni umane e sociali per la cura di mente e spirito.

Detto questo vi sarete chiesti: cosa c’entra la disintossicazionecon le difese immunitarie?

Il nostro sistema immunitario è composto da recettori che svolgono un’azione di controllo e scansione di tutto ciò che entra a contatto con il nostro organismo, pensate a quanto lavora quando continuamente ingeriamo sostanze non idonee al nostro organismo come alcol, fumo, smog e stress mentale! Durante la disintossicazione ci impegnano per far ”riposare” questi recettori, dandogli un po’ di ”tregua” come se gli stessimo regalando una settimana alla Spa!

Per questo motivo è importantissimo, prima di ogni cambio di stagione, soprattutto prima dell’arrivo dell’inverno, dove le basse temperature e i virus metteranno a dura prova le nostre difese immunitarie, programmare un periodo di Detox Olistico e, solo successivamente, iniziare a rinforzare il sistema immunitario. In questo modo otterrete risultati visibili nella prevenzione di influenza e virus stagionali.

Quali sono i rimedi naturali più efficaci per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo?

Nell’articolo ”I fermenti lattici della felicità” abbiamo visto come la salute fisica e mentale ed il nostro intestino siano strettamente collegati tra di loro. E’ di fondamentale importanza mantenere una flora batterica intestinale ricca e sana, per questo motivo, il suo ripristino e mantenimento tramite probiotici e prebiotici naturali, è il metodo più efficace per rinforzare il nostro corpo e renderlo più immune possibileagli attacchi di batteri nocivi!

Oltre agli integratori, esistono dei cibi che contengono dei microrganismi molto utili al ripristino della nostra flora batterica intestinale, oltre ad essere un toccasana sul piano vitaminico ed enzimatico, facilitando anche i processi digestivi. Quelli che maggiormente consiglio sono:

  • Kefir. E’ una bevanda originaria del Caucaso, che si produce applicando al latte, un complesso di batteri e lieviti. I primi dei generi Acetobacter, Lactobacillus,Lactococcus e Leuconostoc. I secondi, di Candida, Kluyveromyces e Saccharomyces. Gli stessi batteri, si cibano del lattosio contenuto nel latte utilizzato (può essere di mucca o di capra), per questo la bevanda simile allo yogurt, è adatta anche a chi è intollerante al lattosio.
  • Tè kombucha. Diffuso in Estremo Orientee in Russia, è il prodotto della fermentazione del  mediante l’utilizzo di un complesso (“fungo”) di Acetobacter e lieviti. Facilita la digestione, aiutando non solo l‘intestinoma anche lo stomacoe la milza. È considerato benefico anche per le persone che soffrono di calcoli renali.
  • Ortaggi fermentati. La fermentazione di verdure ed ortaggi, risale a tempi antichissimi, i Greci  ed i Romani furono i primi ad utilizzare questa tecnica per conservare prodotti di stagione ed amplificarne le proprietà beneficheper tutto l’anno! Le proprietà degli ortaggi fementati sono tantissime, durante la fermentazione, vengono generati enzimi benefici, si aumenta il contenuto di vitamine (in particolare C e gruppo B), si creano acidi grassi omega-3, si sviluppano dei batteri probiotici aumentano gli antiossidanti,, Il cibo diventa assimilabile e biodisponibile per l’organismo, vengono rimossi eventuali batteri nocivi e sostanze tossiche dal cibo e di conseguenza, si conserva più a lungo. Per la preparazione casalinga consiglio questo libroutilissimo.
  • Miso. Il miso giapponese è un cibo fermentato: alla base di questo condimento c’è la soiaammollata e successivamente cotta, poi sottoposta a una lunga fermentazione grazie all’apporto di un fungo, l’aspergillus oryzae. Viene utilizzato in numerose zuppe a base di verdure e alghe, ricchissime di lattobacilli benefici per l’intestino.

Per concludere, ricordatevi sempre che, qualsiasi alimento, se pur benefico, non è da introdurre tutti i giorni nel nostro sistema digerente.

Variare più possibile il cibo che assumiamo, è una regola base per il benessere del nostro organismo.

 

Possiamo avere un aiuto dalla natura per gonfiori addominali e meteorismo?

La risposta è: ASSOLUTAMENTE Sì.

Ognuno di noi possiede all’interno dell’apparato digerente, una quantità di gas prodotti durante la digestione e l’assorbimento di nutrimento e liquidi. Il nostro intestino ha la funzione di eliminare non solo le scorie, ma anche i  gas in eccesso che introduciamo involontariamente con:

  1. Masticazione scorretta
  2. Bibite che contengono gas
  3. Alimenti che favoriscono la produzione di gas perché non completamente digeribili

In questi casi, si accumulano quantità superiori alla norma di sostanze come azoto, ossigeno, idrogeno, monossido di carbonio e metano, che vengono facilmente espulsi durante l’arco della giornata, senza particolari problemi.

Quando però queste espulsioni superano i 20 atti al giorno,  possiamo iniziare a parlare di flatulenza o meteorismo.

Il nostro intestino svolge delle funzioni molto importanti e complesse come ho descritto in modo riassuntivo in questo articolo , mangiare troppo o in modo scorretto, condizioni di stress psicologico, sedentarietà e alimenti nocivi per il nostro corpo, possono alterare o affaticare lo svolgimento di queste importanti funzioni, causando malassorbimento di sostanze nutritive fondamentali e fastidiosi sintomi, che possono con il tempo, anche diventare campanelli di allarme di malattie più gravi.

Le 5 cause più frequenti del meteorismo

  1. Il modo in cui mangiamo: se mastichiamo troppo velocemente, non solo affatichiamo in nostro povero stomaco, perché non permettiamo al cibo di arrivargli già in parte digerito dai nostri enzimi presenti nella saliva, ma permettiamo anche di far entrare una quantità di aria nel nostro corpo superiore a quella dovuta! La stessa aria che, rimanendo poi intrappolata nell’intestino, in aggiunta a gas naturalmente prodotti durante la digestione di alcuni cibi, provoca gonfiori e flatulenza.
  2. Stress e respirazione: il nostro intestino assorbe tensioni e stati d’animo, riproducendoli al suo interno con reazioni di rigetto o allarme verso i cibi che stiamo ingerendo, soprattuttose in quel momento lo stiamo facendo, pensando a cose brutte, sentendoci in colpa, in modo nervoso o distratto o senza respirare bene. E’ importante prenderci tutto il tempo a nostra disposizione per mangiare in modo tranquillo e rilassato,lontano dalla postazione d lavoro che può trasmetterci una sensazione di ansia e fretta, da dispositivi elettronici che possono distrarci o innervosirci, se è  possibile, facciamolo in un luogo più rilassante… che sia casa, un ristorante o meglio ancora in un parco a contatto con la natura! Ricordiamoci di respirare in modo calmo e profondo sempre, anche durante i pasti.
  3. Gomme da masticare: mangiare spesso gomme, ci porta a deglutire molto per l’aumento della salivazione, di conseguenza, ingeriamo di più aria del previsto, oltre a far aumentare a dismisura la produzione di succhi gastrici, che formano gas nocivi nell’intestino per renderlo in grado di assorbirli.
  4. Alimenti:cibi ad alto contenuto di lattosio, alcuni legumi tipo fagioli, fave, piselli, ceci, alimenti ricchi di lievito come il pane fresco, i dolci e gli zuccheri raffinati, le crucifere come cavoli e cavolini di Bruxelles, anche alcuni frutti tipo le mele,possono contribuire alla formazione di gas intestinali o possono essere cause di intolleranze alimentari. Ilmodo migliore per capire se uno di questi vi provoca flatulenza, è iniziare una dieta ad eliminazione affiancati da un professionista o consigliati dal vostro medico. Sono importanti anche alcuni abbinamenti nella dieta!
  5. Sedentarietà:stare tanto tempo fermi durante la giornata, soprattutto se stiamo spesso seduti, non solo porta i nostri muscoli addominali a rilassarsi eccessivamente facendoci venire la “famosa pancetta”, ma causa anche un rallentamento del nostro metabolismo, provocando oltre a tutta una serie di problemini, difficoltà digestive e di eliminazione delle tossine dal nostro apparato digerente, che reagisce provocando movimenti fastidiosi movimenti gastrointestinali per il passaggio di gas,  prodotti per lo smaltimento di scorie che faremmo altrimenti fatica ad eliminare.

Quali sono i rimedi naturali che aiutano ad eliminare i gas intestinali?

Come tutti i medici e nutrizionisti, consiglio innanzitutto un’alimentazione più corretta possibile abbinata ad un po’ di movimento quotidiano, se potete praticate uno sport all’aria aperta altrimenti in palestra o a casa va benissimo, purché sia costante!

Se avete evitato tutte le cause principali che vi ho elencato, avete già interpellato un medico per indagini più approfondite che ha escluso qualsiasi patologia e non avete ancora risolto il problema, oltre a richiedere una consulenzain modo da poter capire meglio insieme le cause e lavorarci su,

posso ritenere davvero validi questi 3 rimedi naturali:

Questa vitamina è presente in alcuni ortaggi, nel tuorlo delle uova, nelle frattaglie, nella pappa reale. E’ stato rilevato che, l’assunzione di circa 250 mg al giorno, oltre ad aiutare a regolarizzare il metabolismo, mitiga i gas intestinali quando non esiste una causa fisica. Il mio consiglio è sempre di assumere tutte le vitamine con l’alimentazione corretta, ma se siamo in difficoltà comunque, con un integratore come questo abbinato ad uno stile di vita sano e all’assunzione durante la giornata di almeno 1,5 lt di acqua, avremo sicuramente dei  benefici visibili.

Le proprietà del carbone vegetale sono ormai conosciute in tutto il mondo. E’ in grado di assorbire i gas intestinali di troppo senza nessuna controindicazione essendo un prodotto completamente naturale. Prima di assumere questo integratore, chiedete un consiglio al vostro medico, perché nel caso in cui stiate assumendo medicinali, potrebbe diminuirne o alterarne gli effetti.

Conosciuto per i suoi semi usati moltissimo in India e Africa come spezia, ed ora anche in Italia, nei suoi frutti è contenuto un olio essenziale ricchissimo di flavonoidi e sostanze benefiche per l’intestino. Questo olio riduce la formazione di gas intestinali, eliminando e riducendo i dolori associati. Viene usato anche per la cura di emorroidi, eczemi, acne, allergie e malattie gastroenteriche per le sue proprietà cicatrizzanti.
Prima di assumere qualsiasi integratore alimentare, anche se naturale, il mio consiglio è sempre quello di rivolgervi ad un medico che escluda prima di tutto qualsiasi patologia, e nel caso in cui sfortunatamente ci sia, questi rimedi naturali sono da affiancare sempre ad una cura medica, mai in sostituzione della stessa.

 

I fermenti lattici della felicita’

Avete mai sentito chiamare l’intestino 2° cervello?

Negli ultimi anni sono stati effettuati un sacco di studi scientifici che hanno dimostrato come, il nostro intestino insieme allo stomaco, non svolgano solamente le loro funzioni primarie come digerire i cibi e formare ed evacuare le feci ma, in pratica il nostro apparato digerente, è una sorta d prolungamento interno della nostra pelle, e svolge come lei funzioni di:

  • controllo
  • analisi e allarme
  • assorbimento
  • sensibilità
  • protezione

(basti pensare che ben il 70% delle cellule immunitarie del nostro organismo sono contenute nel sistema digerente)

In pratica il nostro intestino analizza tutto ciò che ingeriamo (sia materiale che non) e se rileva delle tossine, attiva l’azione di ormoni e neuro-trasmettitori per espellerle nel modo migliore; solitamente se il livello di allarme è alto cerca di espellerle dalla bocca (nausea vomito ecc..), altrimenti attiva la peristalsi che è l’azione dell’intestino fatta da contrazioni che permettono alle sostanze di essere assorbite, disciolte o eliminate se nocive ed inutili (evacuazione delle feci o nei casi di sostanze tossiche o  anomalie)

Perche’ i fermenti lattici sono importanti?

Io personalmente consiglio l’uso quasi giornaliero di probiotici naturali come il kefir, miso, kombucha ecc.. ed un uso ciclico di integratori probiotici in determinati periodi, perché il loro lavoro nel nostro intestino è fondamentale; favoriscono tutti quei processi di crescita dei microrganismi ”buoni”, eliminando di conseguenza quelli ‘cattivi,  per permettere l’assorbimento corretto di molti nutrimenti essenziali per il nostro corpo, che altrimenti andrebbero persi anche se assunti regolarmente con i cibi, andando a prevenire e curare tantissimi disturbi come colite, cistite, colesterolo alto, morbo di Crohn e molto altro!

Purtroppo alcuni medici danno ancora poca importanza nel consigliare dei validi probiotici ai loro pazienti, anche dopo terapie antibiotiche che distruggono quasi completamente la loro fora intestinale, questo perché danno per scontato che il nostro corpo sia perfettamente in grado di riprodurla autonomamente, ed in effetti lo è ma solo in parte, perché con il tipo di alimentazione fatta da cibi industriali che subiscono trattamenti chimici, e continuando talvolta a non preoccuparci di ciò che mangiamo seguendo solo il nostro istinto di piacere anziché capire ciò di cui il nostro corpo ha realmente bisogno,non diamo la possibilità al nostro povero intestino, di ripristinare le sue funzioni naturali, ed infatti ci chiede aiuto tante volte mandandoci segnali di malessere quali gonfiori, irregolarità ed intolleranze alimentari.

Un intestino senza problemi può farci sentire più allegri e felici?

I risultati di una ricerca belga effettuata su 20 volontari dai ricercatori dell’università di Leiden, hanno dimostrato gli effetti RASSERENANTI dei bifidobacterium, lactobacillus e lactococcus somministrando per un intero mese un ottimo integratore di probiotici polivalente (contenente più specie batteriche) poiché alla fine del test, lo stesso numero di volontari che aveva assunto placebo (finti integratori contenenti nessuna sostanza benefica) non hanno avuto nessun effetto sul loro umore e la loro condizione di stress ansia, depressione e disturbi del sonno, mentre i 20 volontari che hanno assunto fermenti lattici per lo stesso periodo hanno avuto sorprendenti miglioramenti!

Sono stati effettuati moltissimi studi che hanno evidenziato gli effetti benefici dei fermenti lattici sull umore e lo stress psicologico,  e queste sono alcune delle valide motivazioni:

  1. I 2 cervelli (cervello enterico e cervello) sono assolutamente collegati tra di loro, e si scambiano continuamente informazioni tramite una rete nervosa che collega ad essi tutto il corpo.
  2. Oltre 100,000 connessioni neurali sono contenute nel nostro apparato digerente
  3. 100 milioni di neuroni delle pareti interne del tratto gastrointestinale sono in collegamento con cellule endocrine e sistema immunitario
  4. Come il nostro cervello, l’intestino è in grado di produrre sostanze psicoattive come serotonina, dopamina, oppiacei e antidolorifici, che influenzano i nostri stati d’animo
  5. Il cervello addominaleè in grado di memorizzare ansia, stress e paura utilizzando le stesse sostanze utilizzate dal cervello per fissare i ricordi

Per farvi degli esempi pratici: chi ha problemi digestivi potrebbe soffrire facilmente di insonnia, chi assume psicofarmaci avrà effetti sul tratto intestinale, e viceversa i farmaci gastroenterici agiscono anche sul cervello.

In conclusione: per il nostro sistema digerente non è importante solo ciò che mangiamo, ma anche in quale situazione, dove e con quale stato d’animo lo stiamo facendo.

Gli integratori e gli aiuti naturali come i probiotici possono dare una mano al nostro corpo e alla nostra mente per farci stare meglio, ma è fondamentale abbinare il tutto ad uno stile di vita ed un’alimentazione sana e più naturale possibile.